L'estate ovvero la stagione ideale per il disegno "en plein air"

Enpleinair



L'espressione "en plein air" era già usata per descrivere Claude Monet e gli Impressionisti francesi. Nella lingua francese significa letteralmente "all'aria aperta" ma sin dai tempi dello stesso Monet ha contraddistinto quegli artisti che, con cavalletto alla mano, si divertivano a dipingere all'aperto. Dipingere fuori dal proprio atelier non è detto che sia adatto a tutti, ma sicuramente trova consensi tra gli amanti della natura, dello stare all'aria aperta e per chi apprezza i paesaggi. Paesaggi che spaziano da edifici e scorci di una città, vecchi fienili o granai, fattorie, statue, fiori e giardini e ovviamente persone in un determinato contesto. Dipingere all'aria aperta offre all'artista il piacere della natura, l'abilità di fermare un momento per potercisi concentrare e di assaporarne quasi il sapore o il profumo. Molti pittori hanno in macchina sempre un cavalletto da trasferta così da potersi fermare al volo in caso di ispirazione durante un viaggio o una gita. Diverse persone pensano che lo stile della pittura outdoor implichi pennellate sciolte e pochi dettagli ma esistono anche molti pittori che invece si concentrano in loco sul dettaglio e altri che sono invece una via di mezzo.


A differenza degli artisi che dipingono e disegnano in atelier o in studio, il dipingere all'aria aperta fornisce un nuovo ventaglio di opportunità quali quelle di poter rappresentare in maniera più fedele i colori di una scena, la forma di una figura, il sentimento di un momento. I pittori da studio spesso usano delle referenze fotografiche che possono tendere a scurire alcuni colori e a illuminarne altri. La pittura en plein air sta attualmente riprendendo piede, un grandissimo numero di appassionati la vede come il nuovo hobby da seguiro o come una forma di ricreazione che incide sulla creatività, sul fare esperienza con la natura e che, perchè no, permette di girare il mondo per poter riprodurre posti meravigliosi. Inoltre è una passione condivisibile, un qualcosa che non necessariamente va fatto da soli. Tutto sommato è un'arte sociale, rispetto alla seppur bella solitudine dell'atelier.


Il concetto del "plein air" ci suona e risulta oggi familiare ma sul finire del 1800 quando gli Impressionisti si avventurarono nello studio della natura e dell'investigazione sugli effetti della luce del sole e delle diverse ore della giornata su un soggetto...beh il tutto fu davvero rivoluzionario! A tal proposito abbiamo deciso di darvi alcuni spunti di riflessione, sperando siano di aiuto.

Outdoor


Cosa e quando disegnare "en plein air"?


La scelta del soggetto è ovviamente un fatto personale. Va comunque ricordato che non va riprodotto tutto quello che si vede: occorre essere selettivi per rintracciare l'essenza della scena. Concentriamoci su quello che vediamo e non su quello che immaginiamo o su cui ragioniamo (altrimenti a cosa serve uscire dall'atelier?). Sondiamo in anticipo il terreno per poter valutare le possibili location ideali in modo da partire già preparati e poter trascorrere tutto il giorno a disegnare. Guardarsi sempre intorno è la regola: sguardo a 360° così da non mancare quello che ci sta dietro. Non serve andare troppo lontano per cercare spunti "esotici", spesso il soggetto ideale potrebbe celarsi dietro casa. Il posto dove piazzarsi dovrebbe essere all'ombra e non ventilato, non è però sempre possibile. Se usate un ombrello per ripararvi, accertatevi che non danneggi la tela o il supporto da disegno. L'estate rimane comunque una delle stagioni più belle per trascorrere intere giornate fuori porta.


Come tutelarsi da chiacchiere e da sguardi indiscreti?


Avete presente gli anziani che trascorrono ore e ore a seguire i progressi di un cantiere? In estate la voglia di uscire e vagabondare abbonda un po' per tutti, quindi preparatevi e armatevi di pazienza. Quando un artista è a lavoro c'è qualcosa che rende le persone estremamente inquisitive e che le sprona a fare domande o a dare opinioni non richieste. Questa situazione può essere deleteria per la concentrazione - soprattutto se il disegno non procede bene - o addirittura distruttiva se si ripete spesso. Bisogna quindi considerare anche questa ipotesi e orientarsi per una location che impedisca che qualcuno si piazzi dietro, ad esempio contro un muro o un accesso chiuso. Se interagire non fa proprio al caso vostro sentitevi pure liberi di dire: "mi scusi ma non posso parlare adesso, ho solo poco tempo per finire". In caso di consigli non richiesti andrà benissimo un: "grazie ma sto a posto con quello che sto facendo". Attenzione a non scadere mai nella scortesia.


Come far fronte ai cambi di luce "en plein air"?


La scena di fronte a noi sarà soggetta a un cambio di luce a seguito dei movimenti del sole. Le pesanti ombre del mattino diminuiranno con l'avvicinarsi dell'ora di pranzo. Iniziamo quindi con le figure principali e poi con i dettagli. Se siamo tipi lenti e decisi a lavorare in più giorni, si potrebbe considerare l'opzione di documentare le scene ad orari diversi e su supporti diversi. Con il progredire del giorno passare dunque da una tela all'altra. Non dobbiamo per forza completare l'opera mentre siamo in trasferta. Certo, i puristi non ve lo perdonerebbero mai, però in fin dei conti è il risultato quello che conta e non il dove lo si faccia, quindi se vi sentite di finire in studio...fate pure a piacimento!

Openairpainting


Mi serve un cavalletto da trasferta?

Prima di investire tempo e denaro nella scelta del cavalleto da campagna che potrebbe fare al caso vostro, ponetevi questa domanda: mi piace davvero dipingere all'aperto? Se la risposta è sì, allora organizzatevi. L'estate è la stagione perfetta per cimentarsi con questa nuova passione!


Consigli last minute...

Non vi accontentate del parco dietro casa o del giardino di un amico? Vi ricordiamo che se decidete di avventurarvi in un lungo viaggio e di prendere l'aereo, tenete sempre a mente di controllare le direttive e le linee guida della compagnia di linea. È preferibile impacchettare il materiale nel bagaglio da stiva così da evitare grane con i controlli di sicurezza e non farvi confiscare pennelli e coltelli da disegno. Medium, terpentina e altri liquidi possono essere ritenuti pericolosi: lasciate perdere l'imbarco e comprateli una volta arrivati sul posto.

Se dovesse piovere, non rinunciate al momento creativo! Recatevi sul posto e procedete direttamente a disegnare o dipingere dalla macchina.

A meno che non abbiate abbastanza spazio in macchina, potrebbe essere difficoltoso trasportare una tela umida in orizzontale. Se usate i colori a olio, usate un medium per velocizzare l'asciugatura. Oppure usate dei separatori, tenendo la tela umida verso l'interno e l'estremità asciutta verso l'esterno.

Godetevi l'estate e sfruttate le sue luci al meglio!