Dipingere con l'aria
Le radici dell’aerografia affondano molto più indietro nel tempo di quanto immaginiamo. Avete presente le pitture rupestri dell’età della pietra che spesso e volentieri rappresentano silhouette di mani contornate da pigmenti rossastri? Ecco, molto probabilmente gli uomini primitivi stavano già sperimentando l’aerografia, utilizzando canne o frammenti d’osso per spruzzare il colore. Una versione preistorica dei moderni stencil e della tecnica dell’”air blowing”, insomma.
Molti secoli dopo l’industria automobilistica ha senza dubbio sfruttato appieno le potenzialità di questa tecnica, spruzzando le vernici per decorare le carrozzerie e creare bolidi fiammanti e personalizzati.
Al giorno d’oggi poi l’aerografia si è ufficialmente affermata anche nel campo artistico, grazie alla possibilità di utilizzo in svariati ambiti, a partire dalle già citate automobili, fino ad arrivare al corpo stesso attraverso il bodypainting. O ancora, nel modellismo, nella pittura digitale, nell’illustrazione, nel design…
Aerografia significa letteralmente “scrittura con l’aria” (in inglese airbrush, “pennello ad aria”): nel concreto il colore viene spruzzato sul supporto prescelto attraverso una pistola apposita. Sicuramente un mezzo non convenzionale e affascinante per potersi esprimere artisticamente. Proprio per la sua diversità e lontananza dalle tecniche tradizionali, inizialmente l’aerografia fu osteggiata dagli amanti dell’arte e dei musei nel senso più classico del termine. L’avvento di diverse correnti e movimenti artistici come la Pop art, il fotorealismo e l’iperrealismo, che hanno largamente utilizzato questa tecnica, ha fatto sì che anche l’aerografo entrasse di diritto nell’olimpo degli strumenti artistici.
La versatilità dell’aerografia permette di disegnare su quasi tutte le superfici: legno, carta, pareti, pietra, schermi, tessuti, metalli, pelle… un’infinità di spazi su cui rendere effetti incredibilmente realistici e nuove sfumature di colore, grazie al fatto che gli strati di vernice che vengono applicati sono estremamente sottili, pur mantenendo un’elevata resistenza.
All’atto pratico:
- Innanzitutto è consigliabile preparare un disegno preliminare con una matita o, in alternativa, utilizzando un modello.
- Il disegno va quindi mascherato con un foglio di mascheratura appunto, che applica una lamina protettiva sul motivo. È importante verificare che non ci siano buchi, che potrebbero far passare il colore dove non previsto.
- Preparare la pistola è molto semplice: è sufficiente collegarla al compressore! La cosa a cui prestare attenzione è chiaramente la pressione di fuoriuscita dell’aria. All’inizio è consigliabile impostare una pressione di 2 bar.
- È il momento del colore: basta versarne alcune gocce nel serbatoio della pistola, a seconda dell’intensità che si vuole ottenere. I colori per aerografo possono essere diluiti con acqua o con un diluente apposito se necessario, ma è sempre meglio fare delle prove prima di passare all’azione, affinché la proporzione colore/acqua sia ottimale. Per ottenere un risultato particolarmente coprente si può spruzzare la tinta diverse volte sulla superfice, o in alternativa utilizzare un colore coprente.
- Pronti? Via! Spruzzare il colore fino a ottenere l’effetto desiderato. Attenzione: soprattutto per i principianti all’inizio è abbastanza difficile ottenere un’applicazione uniforme delle tinte. Ma non bisogna scoraggiarsi! Con la pratica e l’esercizio riuscirete senz’altro a ottenere buoni risultati. Per imparare a padroneggiare quest’”arma” sono necessarie una buona concentrazione, abilità artistica e tanta, tanta pazienza!
Un po’ di informazioni sui colori:
I colori per aerografo possono essere applicati sia come sono, sia diluiti con acqua o con un medium diluente. Bisogna assicurarsi di mescolare perfettamente e in modo omogeneo le tinte, in modo da evitare la formazioni di grumi o particelle che potrebbero ostruire i filtri.
Utilizzando colori molto diluiti o trasparenti bisogna tener conto del fatto che applicandoli in maniera stratificata, si andranno a ottenere sempre nuovi effetti. Spruzzati l’uno sull’altro o miscelati, i colori per aerografo posso dare diversi risultati. I colori si mescolano spruzzando un nuovo colore su quello sottostante non ancora asciutto. I colori coprenti invece si caratterizzano per la consistenza cremosa, che li rende perfetti per la tecnica “a spruzzo”. È possibile utilizzare anche vernici acriliche grazie alla loro elevata coprenza.
Una variante molto amata è il disegno con vernici spray, con le quali è possibile lavorare su grandi superfici in pochissimo tempo. Con questo metodo ad esempio si può creare rapidamente lo sfondo per un murales o impostare disegni più grandi prima di modificare i dettagli.
È importante utilizzare maschere e stencil per evitare che il colore si diffonda sull’intera superficie (anche dove non sarebbe previsto). In questo modo diventa anche molto facile progettare e ottenere bordi e dettagli perfetti. Le maschere vanno applicate a mo’ di pellicola e fissate sul supporto. Vanno quindi ritagliate le aree da lasciare libere per permettere il passaggio del colore. Per quanto riguarda gli stencil, essendo già preformati è sufficiente appoggiarli sulla superfice, avendo cura di fissarli onde evitare sbavature di colore. La praticità di questi strumenti sta anche nella possibilità di riutilizzarli, oltre a facilitare il lavoro.
Il fluido per mascheratura è un altro strumento molto utile. Si applica con un pennello e serve a proteggere le zone in cui il colore non deve essere applicato. Una volta asciutto si rimuove facilmente grattandolo o esfoliandolo.
Come sempre poi, la necessità aguzza l’ingegno e non vogliamo certo porre limiti alla creatività. Ad esempio, un sottobicchiere è perfetto se si vogliono ottenere effetti circolari… 😉
“Spruzziamo” i puntini sulle i – informazioni tecniche:
Come abbiamo detto, per quanto semplice possa sembrare, la pistola dell’aerografo richiede molta pratica per essere maneggiata in modo adeguato. Raccomandiamo quindi di informarsi in anticipo, sia frequentando corsi che cercando un bel tutorial su internet dove reperire le prime informazioni utili.
Gli strumenti necessari includono:
• pistola aerografo
• colore
• carta o altri supporti
• pellicole o fluido per mascheratura
• maschere protettive per il viso
• stencil
• medium pulente
• diluente
• gomma
Le pistole sono disponibili in numerosi modelli. Esistono ad esempio i modelli “single action”, in cui la leva regola solamente l’aria, o quelli “double action”, nei quali aria e colore vengono regolati separatamente dalla leva. Premendo quest’ultima si controlla la fuoriuscita dell’aria, mentre tirandola indietro si regola la quantità di vernice.
Per far sì che gli strumenti per l’aerografia durino il più a lungo possibile, è fondamentale pulirli e curarli regolarmente. Le pistole ad esempio vanno pulite il più presto possibile dopo l’uso, prima che il colore si asciughi. È sufficiente risciacquare gli attrezzi con acqua e un detergente. Dopo aver pulito tutte le superfici esterne, smontare la pistola e pulire meticolosamente ogni singola parte. Prima di procedere con lo smontaggio, leggere accuratamente le istruzioni in modo da non provocare danni accidentalmente.
Un set base completo per aerografia comporta un investimento che va dai 200€ ai 500€, a seconda dei prodotti e della qualità. Per questo è opportuno chiedersi preventivamente di quanti colori si necessita e che qualità si desidera che abbiano i materiali. Vi segnaliamo ad esempio il set RICH AB200, che contiene tutto il necessario per cominciare!
Per farvi un’idea potete dare un’occhiata alla sezione dedicata nel nostro shop, dove è presente una selezione rivolta sia ai principianti sia agli “air-brusher” più esperti di articoli dei produttori più famosi, come Schmincke, Molotow, Createx, Rich… l’ideale per muovere i primi passi nel mondo dell’aerografia o per trovare materiali di altissima qualità!