Alla scoperta del bullet journal - Parte 1
Avete mai sentito parlare del bullet journal?
Se frequentate un po’ i social, soprattutto Instagram, vi sarà di sicuro capitato di vedere foto o brevi video di creativi fantasiosi che decorano quella che, a un primo sguardo, sembra una semplice agenda. Il metodo del bullet journal però è ben di più di e in questa serie di articoli cercheremo di svelarvi alcuni dei suoi segreti.
In questo viaggio alla scoperta del metodo bullet journal ci siamo fatti aiutare da tre bravissime creative, ognuna con il suo stile personale e identificativo, che ci hanno raccontato e mostrato cosa significa per loro organizzare e ideare il proprio BuJo (abbreviazione di Bullet Journal): sono Liliana Montagnaro (@lilly-bujo), Alice Cardazzo (@bridgetsjournal) e Claudia Candini (@clauphemism). A loro va il nostro ringraziamento per aver partecipato con entusiasmo a questo progetto: hanno creato per noi alcune delle pagine caratteristiche di un bullet journal che vedrete in questo blog e sui nostri social. Le trovate tutte e tre su Instagram e siamo sicuri che seguendole vi innamorerete anche voi delle loro splendide creazioni!
Partiamo dall’inizio, perché si chiama bullet journal?
Il nome deriva dall’espressione inglese “bullet point”, utilizzata per indicare l’elenco puntato - sì, proprio quello che usiamo per fare liste ed elenchi! Il bullet journal però non si limita a essere un banale modo di mettere insieme liste di attività (le famose e famigerate To-do List… chi non ne ha almeno una?), ma vuole essere un sistema di organizzazione flessibile e personalizzabile per quanto riguarda i vari compiti da svolgere, così come un aiuto per tenere traccia anche delle proprie abitudini ed emozioni. D’altra parte, quando nel 2013 Ryder Carrol ha ideato il bullet journal desiderava creare un metodo che gli consentisse di affrontare il suo disturbo da deficit dell’attenzione e l’iperattività, organizzando il suo tempo nel miglior modo possibile. Il motto, o meglio, l’obiettivo del bullet journal si esprime con la frase Track the past, organize the present and plan for the future (“Tieni traccia del passato, organizza il presente e pianifica il futuro”).
Anche per le nostre artiste, il bullet journal è stato fin dall’inizio un valido alleato nella organizzazione delle proprie giornate, arricchiato anche da uno “sfogo creativo”, come ci dice Claudia, che si è avvicinata al BuJo in un periodo “molto pieno, in cui avevo assolutamente bisogno di organizzarmi di più”, tra la fine dell’università, la stesura della tesi e la ricerca del lavoro. Liliana invece ha sempre sentito il bisogno di scrivere e appuntarsi qualsiasi cosa, “dagli appuntamenti ai pensieri. Ho iniziato a utilizzarlo dal 2018, dopo la nascita di mia figlia. Fare journaling rispondeva perfettamente alle mie esigenze, ovvero combinare il bisogno di scrivere tutto a quello di disegnare e colorare”. Alice invece è partita dal suo interesse per la calligrafia (che insieme all’handlettering si lega a doppio filo al bullet journal), e prendendo spunto da alcune foto viste sui social ha preso “uno dei molti taccuini con pagine bianche, provando a impostare le pagine mensili". E non ha più smesso.
Una caratteristica che non può passare inosservata del bullet journal è l’approccio analogico, del tutto controcorrente nel mondo di oggi, sempre più spostato verso la realtà digitale. L’invito è quello di riprendere in mano carta e penna (e matite, pennarelli, scotch colorati, timbri, stencil…) e iniziare a creare!
Per prima cosa quindi serve procurarsi il materiale adatto. Ecco di seguito una breve lista di materiali con cui iniziare il proprio bullet journal:
- Notebook puntinato o bianco: tutto vuoto perché lo imposti tu! Alcuni hanno già le pagine numerate con carta bianca, rigata o a quadretti, come il senseBook di transotype, mentre il DiaryFlex di Hahnemühle, leggermente più piccolo di un formato A5, ha le pagine puntinate
- Righello, gomma e matita – per progettare ciascuna sezione e apportare le modifiche necessarie
- Fineliner di vari spessori, anche racchiusi in un unico set come il Set da 4 Blackliner permanent di Molotow
- Pennarelli, brushpens, marker e penne gel: vi segnaliamo ad esempio le Brushpen Pentel disponibili in diversi assortimenti, come quello con tonalità pastello, o gli Aqua Brush Duo di Lyra, con doppia punta e inchiostro acquerellabile
- Timbri, stencil, adesivi e washi tape con tantissime fantasie: per decorare e personalizzare ancora di più le pagine della propria agenda!
Ora cominciamo a organizzare e progettare!
Se da una parte ciascuno può decidere di impostare e personalizzare l’agenda in modo che risponda alle proprie esigenze, dall'altra è anche vero che si tratta in primis di un metodo per organizzarsi al meglio e ottimizzare il tempo e le risorse. Questo rende fondamentale una struttura chiara e precisa delle varie sezioni che andranno a comporre il bullet journal. Ciascuna sezione ha una sua denominazione precisa, che abbiamo inserito in questo piccolo glossario, ordinandolo secondo la sequenza con cui solitamente si trovano i vari elementi all’interno del journal:
- INDEX: l prima cosa che si trova nel bullet journal, da compilare sulle prime due facciate rilegate una accanto all’altra, dove elencare tutte le sezioni che andranno a comporre il BuJo. È importante numerare le pagine e riportarle nell’indice, per rintracciare le varie aree del proprio journal con facilità.
- FUTURE LOG: serve da promemoria generale per i mesi successivi e va compilato su due facciate, indicando i vari impegni già definiti, ad esempio le deadline dei progetti o avvenimenti importanti. È una vista ad ampio raggio su tutto il periodo, che assolve la funzione di un macro promemoria senza però entrare troppo nel dettaglio (per quello c’è il recap mensile!).
- KEYS: la legenda dei simboli da utilizzare per classificare il progresso o lo status delle varie attività. Ad esempio, il puntino indica i compiti o le attività da svolgere, la x si usa per contrassegnare le azioni già completate, le freccine servono per indicare una attività spostata o riprogrammata. Naturalmente anche i diversi simboli possono essere personalizzati secondo il proprio gusto, ma l'importante è segnarli in questa sezione del BuJo per non dimenticarne il significato!
- COVER PAGE: la pagina iniziale del mese, che introduce il tema grafico e/o cromatico scelto per quel particolare periodo. I colori dominanti e il tema saranno poi ricorrenti in tutte le pagine del mese. State pronti perché le nostre artiste hanno creato delle cover pages da urlo!
- MONTHLY LOG: la vista mensile, ovvero l’elenco di tutti i giorni del mese dove segnare i vari impegni in modo sintetico, come ad esempio i compleanni da ricordare o le scadenze delle bollette.
- WEEKLY SPREAD: è la vista settimanale, che nel metodo originale pensato da Ryder Carrol non è prevista, in quanto è già presente il recap mensile (monthly log) e quello giornaliero. A molti torna però utile avere comunque una vista limitata alla singola settimana, per avere sotto controllo gli impegni più vicini nel tempo, come ad esempio appuntamenti medici, cene con gli amici o anche i compiti da svolgere in casa.
- DAILY LOG: qui si entra nel dettaglio! È la sezione dedicata agli impegni e alle attività da compilare di volta in volta, pianificando la sera prima la giornata successiva, anche perché è difficile stabilire in anticipo quanto spazio sarà necessario per ciascun giorno. Si possono segnare anche avvenimenti importanti o interessanti accaduti in quel giorno.
- COLLECTIONS: elenchi che vanno ulteriormente a personalizzare la propria agenda, come attività da ricordare (ad esempio, fare i regali di Natale), interessi personali (liste di libri da leggere, film da vedere, mostre da visitare…) o progetti da coltivare che richiedono diversi step (cercare casa o lavoro, ristrutturare…)
- TRACKER: strumento utile per tracciare e monitorare le proprie abitudini e stati d’animo durante il mese o anche settimana per settimana. Si può ad esempio creare un tracker dedicato al sonno, per tenere sotto controllo la qualità del proprio riposo, o uno dedicato a quanta acqua si è bevuta durante il giorno, o ancora quanta attività sportiva abbiamo fatto o come ci siamo sentiti ogni giorno del mese. Potete vederne un primo esempio qui a sinistra, un piccolo tracker integrato in una pagina settimanale realizzata da Alice.
Vi abbiamo incuriosito? Bene, cliccate qui per proseguire il percorso alla scoperta del bullet journal!